Sono stati due giorni intensi, formativi ed emozionanti, due giorni dove abbiamo approfondito il rapporto tra educazione e genitorialità tra competenze e fragilità, abbiamo condiviso idee, paure , progetti e vissuti. Grazie a tutti per la partecipazione , ai relatori per la qualità e l’autenticità dei loro interventi, agli educatori ed operatori per la condivisione della loro esperienza.
Dopo Firenze, Napoli, Milano e Roma ci prepariamo per il prossimo convengo che sarà nell’anno del trentennale del Cncm!
Vi aspettiamo ad ancona il 12 Aprile!
MINORI. CASE FAMIGLIA, CNCM: GRAVE ANNUNCIO SALVINI SU COMMISSIONI INCHIESTA
FULVI (PRESIDENTE): SONO PROCLAMI SENZA COMPETENZE E CONOSCENZE(DIRE) Roma, 2 apr. – “Siamo di fronte alla solita ignoranza. È triste e grave che un ministro della Repubblica faccia proclami che annunciano la creazione di commissioni d`inchiesta sulle case famiglia per minorenni, senza avere competenze e conoscenze della materia”. Cosi` Giovanni Fulvi, presidente del Coordinamento nazionale delle comunita` per minori (Cncm)interviene dopo le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini. “Ancora una volta- prosegue Fulvi- si tira in ballo la difficolta` ad adottare un bambino quando da anni, 30 circa dal 1989 con la ratifica della Convenzione dei diritti dei fanciulli, si e` sancito il diritto dei minorenni ad essere cresciuti nell`ambito della propria famiglia. Per questo motivo sono pochissimi i minorenni adottabili”. Per il presidente del Cncm “piuttosto il governo si dovrebbe preoccupare di aumentare il sostegno alle famiglie, alla natalita`, incrementando anche i servizi all`infanzia”. Tra l`altro, aggiunge, “il ministro Salvini sembra non essere a conoscenza che rispetto al numero di allontanamenti dalle famiglie l`Italia viene dopo la Francia, la Germania, l`Inghilterra e la Spagna- sottolinea Fulvi- ma e` anche in coda per gli interventi di sostegno alle famiglie”. Il presidente del Cncm conclude: “Ricordiamo inoltre al ministro che gia` nella passata legislatura c`e` stata una commissione bicamerale sul tema e che esiste gia` un sistema di controllo esercitato dalle Procure Minorili e dai servizi sociali. Questo accade ogni sei mesi almeno. Sarebbe quindi opportuno integrare gli organici in suddetti settori e non promuovere commissioni d`inchiesta”